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Corsi di formazione per enotecari per promozione cultura del vino

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Primitivo di Manduria

Al via i corsi di formazione per gli enotecari. Aepi – l’associazione nata per rappresentare la figura professionale dell’enotecario e promuovere la cultura e il corretto consumo del vino – presenta il suo programma di seminari di formazione per gli associati, previsti obbligatoriamente dallo Statuto dell’associazione stessa e utili per ricevere crediti formativi professionali, con l’obiettivo di rendere sempre più l’enotecario il punto di riferimento per il pubblico dei wine lovers.

Il programma di formazione, che prevede seminari per il primo trimestre dell’anno, ha lo scopo di garantire un aggiornamento costante dell’enotecario che deve diventare il ponte di raccordo tra i professionisti del settore e il pubblico di appassionati, la figura di riferimento a cui il consumatore può rivolgersi non solo per gli acquisti, ma per una maggiore conoscenza della cultura enologica e delle terminologie – talvolta ermetiche – ad essa collegate.

In questo senso, l’enotecario può e deve fare la differenza, contribuendo a diffondere una maggiore consapevolezza e a colmare quelle lacune terminologiche che fanno ormai parte 19della quotidianità.

“Le attività formazione, comunicazione e sensibilizzazione di Aepi sono tutte volte allo sviluppo della conoscenza e del consumo consapevole del vino ed è con questo approccio che nei prossimi mesi gli enotecari nostri associati avranno la possibilità di partecipare a seminari sulle più svariate tematiche del mondo del vino di ieri, di oggi e di domani assieme agli esponenti di spicco del settore”, ha spiegato Francesco Bonfio, presidente di Aepi.

“I prossimi appuntamenti sono il 19 febbraio a Milano con Maria Luisa Ronchi, storica enotecaria milanese, e il 4 marzo a Cirò (KR) con Nicodemo Librandi, produttore della nota cantina calabrese. E ancora, ci saranno incontri con il produttore Nicola Manferrari e il giornalista Franco Ziliani in date da definire”, ha aggiunto.

“Aepi dà ancora prova della sua multidisciplinarità e attraverso la formazione costante rivolta ai suoi associati inserisce un altro tassello fondamentale nella costruzione di una cultura del vino sempre più accessibile e vicina a tutti, appassionati e professionisti”, ha concluso.